L’INCREDIBILE STORIA DEL MUSEO DI LECCE
LECCE – La storia del Museo Faggiano comincia nel 2001, quando a causa della perdita di una tubatura difettosa il signor Luciano Faggiano è costretto a ritardare l’apertura del proprio ristorante e a rompere il pavimento per trovare il tubo e riparare la perdita.
Ciò che trova già alla prima picconata, però, è un tesoro nascosto d’inestimabile valore: un sito archeologico con alcuni resti che vanno da una tomba Mesopotamica del V secolo a.C. a un locale risalente all’epoca romana. Da quel momento, l’idea originaria della trattoria sfuma e le forze del signor Luciano e della sua famiglia si concentrano nel completamento gli scavi, richiamando l’attenzione e l’aiuto dello Stato.
Da parte delle istituzioni, tuttavia, non arrivano fondi per finanziare i lavori, allora vengono interamente portati avanti dal signor Luciano e dai tre figli, con la supervisione di un’archeologa inviata dalla Soprintendenza dei beni archeologici di Taranto e con la guida di due architetti. Più si va avanti e più emergono meraviglie archeologiche nascoste da secoli: si è scoperto che la casa era un tempo un ex convento di suore chiuso nel Seicento, dopodiché sono state recuperate e rese visibili dei vani cantina e un pavimento presumibilmente di epoca messapica, cisterne di epoca romana, tombe, resti di ceramiche e murature e un pozzo lungo dieci metri dal quale è possibile scorgere il fiume sotterraneo che attraversa Lecce, l’Idume. Pare, inoltre, siano state trovate delle incisioni misteriose che fanno pensare ai Cavalieri Templari. Sono venuti alla luce i resti di oltre 2000 anni di storia salentina e il progetto è proseguito per ben sette anni, al termine dei quali ha avuto luogo l’apertura del museo (8 aprile 2008) che oggi porta il nome del proprio scopritore.
La straordinaria casualità grazie a cui è nato il sito e la singolare storia del signor Luciano hanno attirato l’attenzione (prima che in Italia) della stampa americana: il quotidiano statunitense New York Times ha infatti deciso di dedicare la prima pagina della sezione Cultura dell’edizione cartacea e la homepage del sito al museo salentino, raccontandone con entusiasta meraviglia la storia e paragonando il signor Foggiano a una sorta di “moderno Indiana Jones”. E, se negli U.S.A. la storia di un tesoro archeologico apparso inaspettatamente al di sotto di un bagno ha suscitato stupore e incuriosito i lettori, in Italia la notizia non ha invece avuto la medesima eco (se non dopo la suddetta pubblicazione sulla rivista d’oltreoceano). Il Museo Faggiano non è ancora molto conosciuto e il signor Luciano lamenta un po’ di trascuratezza da parte delle istituzioni, denunciando che il luogo non figura ancora nelle guide turistiche del Salento. A prendersene cura, per fortuna, ci sono comunque ancora lui e la sua famiglia, cosicché il museo è aperto al pubblico con un biglietto di 3€ per visita, che include una piccola brochure stampata dallo stesso Faggiano e dalla moglie Annamaria, pronta ad accogliere i visitatori.